In tutto il mondo, si sorseggia caffè, per i suoi benefici, per la salute o per usanze sociali; il modo in cui le persone consumano il caffè la dice lunga su chi sono e sulla loro cultura: la loro storia, da dove vengono e a quali influenze sono esposte. Il caffè può fungere da denominatore comune quando si impara a conoscere culture che non sono nostre, è un filo familiare attraverso ciò che non ci è familiare. Sebbene il caffè possa sembrare diverso nei diversi paesi, ha lo stesso gusto inconfondibile, amato in tutto il mondo, un gusto che unisce. Il filo conduttore che attraversa tutte le culture, le tradizioni e le abitudini legate al caffè, è la socializzazione: tutti usano il caffè per riunire persone, famiglie, amici o anche per incontri d’affari.

Tra storia e leggenda, la lunga vita della cultura del caffè nel mondo;

da “vino d’Arabia” passando per “bevanda del diavolo”, fino a “balsamo del cuore e dello spirito”.

storia cultura caffè nel mondo Life&People MagazineLa vera prima cultura del caffè fu creata nel mondo arabo del XV secolo quando i mistici asceti sufi lo bevevano per il potere stimolante che li aiutava a migliorare la concentrazione e a rimanere desti durante le lunghe sessioni di preghiera. Il chicco di caffè più pregiato è ancora conosciuto come Arabica. La sua diffusione fu favorita soprattutto dalla propagazione della religione islamica, che vietando il consumo di vino, lo sostituiva con il caffè. L’espansione dell’Impero Ottomano poi fece il resto, facendo giungere il “vino d’Arabia” fino in Europa. Qui, fu dapprima definita la “bevanda del diavolo” dalla Chiesa per i suoi poteri eccitanti, capaci di rendere troppo disinibiti. Secondo una tradizione tramandata da un religioso siriano, l’arcangelo Gabriele offrì il caffè al profeta Maometto, il quale dopo averlo bevuto:

disarcionò in battaglia ben quaranta cavalieri e rese felici sul talamo addirittura 40 donne“.

Tuttavia essendo la bevanda preferita da Papa Clemente VIII all’inizio del ‘600, la sua fama diabolica decadde, ma non il pregiudizio che associava i consumatori della bevanda nera alla vita notturna e licenziosa.

I caffè spuntarono in tutto il continente come luoghi dallo spirito libero che aiutavano a coltivare creatività e idee, ispirando artisti, scrittori e filosofi.

Il compositore Giuseppe Verdi lo definì “un balsamo del cuore e dello spirito“; mentre nel 1732 Johann Sebastian Bach compose il suo “Kaffe-Cantate“, un omaggio a Honoré De Balzac, che scrisse amorevolmente della sua dipendenza ne “I piaceri e il dolore del caffè“. La routine quotidiana di Ludwig van Beethoven includeva la preparazione della sua bevanda con grande cura; selezionando e contando 60 chicchi di caffè per ogni tazza. Si diceva che Voltaire consumasse fino a 40 tazze al giorno mentre scriveva le sue opere. Il Caffè Florian di Venezia era frequentato da Goethe, dal drammaturgo Carlo Goldoni e da Casanova, che ne fu attratto perché era l’unico caffè che ammetteva le donne. Lord Byron, Marcel Proust, Charles Dickens e poi Ernest Hemingway erano habitué del leggendario caffè.

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La cultura del caffè è diventata globale ma ci sono alcuni luoghi nel mondo che onorano maggiormente l’amato chicco bruno.

  • Italia

La secolare storia d’amore del nostro Paese con il caffè non svanisce con il tempo; anzi, è perfezionata la cultura moderna del caffè. Compagno fedele ed energico facilitatore di tutti i giorni, per noi è uno stile di vita, un rito che include la moka (a casa), il macinacaffè, la macchina espresso e il fattore umano: il barista. Le rigide tradizioni su come viene servito si sono sviluppate nel tempo e raramente vengono deviate. In Italia il caffè è rito e freschezza. La preparazione e il consumo sono inseparabili; conta come lo fai e con chi lo bevi. Essendo una tradizione, la cultura del caffè varia in tutta Italia: a Torino, cioccolato e caffè si combinano perfettamente nel bicerin , in cui cioccolata calda, caffè e panna montata o latte sono stratificati in un bicchierino.

storia cultura caffè nel mondo Life&People MagazinePer il caffè marocchino, inventato in un altro comune piemontese, Alessandria, all’espresso viene aggiunto uno strato di polvere di cacao, poi ricoperto da un altro strato di schiuma di latte. Il caffè napoletano fatto con la moka napoletana è un vero e proprio mito. Il leccese, il cui protagonista è il latte di mandorla, utilizzato al posto dello zucchero per addolcire la bevanda, è simile al caffé ammantecato siciliano. Il caffè calabrese abbina ai chicchi di caffè la liquirizia. Il caffè valdostano è preparato con zucchero, liquore e scorzette di limone e arancia. E poi ristretto, lungo, macchiato, doppio, deca, mocaccino, shakerato, corretto e… il “caffè sospeso” che sintetizza la nostra cultura del caffè. Il caffè sospeso è una tradizione, nata a Napoli, che consiste nel prendere un caffè al bar e di pagarne due, come regalo per uno sconosciuto che altrimenti non potrebbe berlo.

  • Etiopia

storia cultura caffè nel mondo Life&People MagazineSebbene non sappiamo esattamente quando sia stato scoperto il caffè, sappiamo che le due specie più importanti l’arabica e la canephora (robusta) , hanno avuto origine nelle foreste dell’Etiopia e del Sudan. In Etiopia e in altri paesi africani come l’Eritrea, la cerimonia del caffè è elaborata e bella. Il caffè e l’acqua vengono mescolati insieme in una caffettiera di terracotta chiamata “jebena“, posta direttamente sui carboni ardenti fino a quando non bolle. Il rito del versamento è in realtà eseguito solo dalla padrona di casa. Nell’arco di diverse ore, il caffè, che in Etiopia viene chiamato “buna“è preparato con amore in speciali caraffe e poi versato dall’alto senza versarne nemmeno una goccia. Tradizionalmente il caffè è aromatizzato con burro e sale; caratteristico e delizioso si serve in tazzine senza manici.

  • Cultura del caffè nel mondo: Turchia

storia cultura caffè nel mondo Life&People MagazineConosciuto come “Turk Kahvesi“, questo caffè viene preparato secondo un vecchio proverbio: “Nero come l’inferno, forte come la morte e dolce come l’amore“. Anche se può sembrare intimidatorio, il caffè turco è in realtà trattato come un dessert piuttosto che come un energizzante mattutino. Di solito servito dopo cena con una specie di caramella gommosa, è preparato in una pentola di rame e bevuto bollente. Servito in piccole tazzine di porcellana, addolcito durante la preparazione, il caffè, solitamente è accompagnato con delizie turche a parte o con semi di cardamomo.

  • Brasile

Il Brasile è il più grande produttore di caffè del mondo e ha ricoperto questa posizione per la maggior parte degli ultimi 150 anni. Oggi la bevanda più popolare è il “cafézinho” ed è una parte fondamentale dell’ospitalità brasiliana; spesso offerto gratuitamente o a buon mercato nei ristoranti, nelle stazioni di servizio e nei luoghi di lavoro per spezzare la giornata.

  • Messico

storia cultura caffè nel mondo Life&People MagazineIl caffè ha una lunga storia in Messico, ma il cioccolato l’ha sempre sfidata; negli ambienti più tradizionali il cioccolato si consuma da migliaia di anni. Il “Café de olla” è il modo in cui il caffè solitamente si gusta in Messico ed è la bevanda con caffeina ufficiale del paese. Questa bevanda tradizionale è prodotta in singoli vasi di terracotta (da cui il nome) pieni di bastoncini di cannella. La spezia aggiunge al caffè un tocco infuocato e salutare che in realtà crea abbastanza dipendenza. Servito anche con ”il piloncillo”, uno zucchero di canna non raffinato, dal sapore affumicato e caramellato. Si dice che questo modo di preparare il caffè abbia avuto origine in tempi di rivoluzione, quando le donne davano questa bevanda ai soldati per svegliarli e fornire loro energia.

  • La cultura del caffè nel mondo: Giappone

Sarete sicuramente sorpresi nello scoprire che il Giappone è uno dei 4 maggiori consumatori di caffè al mondo dove è introdotto per la prima volta per le sue qualità medicinali e narcotiche. Era usato come stimolante dalle prostitute a Nagasaki nel 1600 ed era considerato un tabù dalla società giapponese. La vera popolarità del caffè in Giappone è radicata nel boom economico e nello sviluppo del business internazionale negli anni ’60, ’70 e ’80. Le visite alle caffetterie tendono ad essere brevi, il che deriva dalla mentalità del grab and go: l’approccio tutto aziendale che vede il caffè come la spinta funzionale alla giornata produttiva.

  • Arabia Saudita

storia cultura caffè nel mondo Life&People MagazineIn molti paesi arabi come l’Arabia Saudita, il caffè è fornito con un’etichetta seria, si serve prima il più anziano del gruppo. Gli uomini in genere bevono solo con gli uomini e lo stesso vale per le donne. Il caffè saudita (chiamato “kahwa”) è scuro, amaro e aromatizzato con cardamomo ed è solitamente servito con datteri dolci per tagliare il sapore, è servito  in una tradizionale caffettiera araba con il lungo beccuccio ricurvo. Le tazzine sono piccole, di porcellana e non possono essere utilizzate se incrinate o scheggiate.

storia cultura caffè nel mondo Life&People MagazineQuando si versa il caffè, bisogna mantenere una distanza rispettabile dall’ospite servito facendo un passo indietro e sporgendosi per servire. La tazza non deve essere piena per più di un quarto e mai troppo calda per permettere all’ospite di gustarne l’aroma. Bere questa magnifica bevanda, prodotta dal seme dello stesso albero, gioca un ruolo cruciale nella vita di tante persone; il caffè riunisce ogni giorno al mondo una cultura infinita, dalla giungla al deserto, alle grandi città.

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